Rod Cartwright è un veterano del settore della comunicazione e dal settembre scorso è il nuovo Regional Director a livello Emea di Text100, un’agenzia di pubbliche relazioni e marketing che opera su scala internazionale. Come qualsiasi altra azienda, anche Tex100 ha dovuto “fare i conti” con il digitale e le nuove tecnologie, assorbendone gli impatti e cavalcandone le opportunità. In questa intervista il manager inglese ci spiega come la riorganizzazione dei ruoli e l’affinamento delle competenze diventino componenti cruciali per un’impresa che fa della velocità (dei processi operativi) un suo dogma.
L’impatto delle tecnologie digitali è più significativo nella relazione con i vostri clienti o nei processi interni alla vostra organizzazione?
La tecnologia è di vitale importanza per collaborare con i clienti in tempo reale, favorendo lo sviluppo di una più stretta collaborazione e la possibilità di agire come un vero e proprio team. L’utilizzo di applicazioni in modalità software as a service, invece, ci ha permesso di ridurre spese amministrative e di dedicarci in modo più mirato al nostro business. In generale, grazie alle tecnologie, siamo oggi in grado di creare e sviluppare soluzioni che producono benefici immediati per i servizi che offriamo ai clienti o che rendiamo accessibili ai nostri consulenti.
Proviamo a sintetizzare l'influenza della tecnologia sul vostro modo di lavorare.
Con i cambiamenti che siamo abituati a vedere così repentini nel panorama tecnologico con cui ci interfacciamo quotidianamente, le persone si aspettano che l’esperienza nell’uso delle tecnologie in ufficio sia semplice così come lo è nel loro mondo privato. La flessibilità del lavoro è qualcosa che ci permette di operare ovunque con qualsiasi dispositivo e la disponibilità di strumenti di collaborazione fluidi, abbinata a una user experience individuale, sono elementi essenziali per permettere che questo succeda. In Text100 abbiamo introdotto strumenti di collaborazione e di produttività personale basati sul cloud che permettono di garantire la massima flessibilità alle persone, facendole operare in modo condiviso con i colleghi di tutto il mondo. Un’applicazione, Peakon, ci facilita inoltre la percezione del livello di soddisfazione delle persone che lavorano con noi.
Chi guida l’innovazione digitale? E come?
Il processo di digital transformation è il frutto della collaborazione tra il nostro executive leadership team e il technology team e si avvale del supporto di tutti i consulenti della società. Ogni cambiamento richiede una generale comprensione del business e di come le persone lavorano, per poterle aiutare a lavorare meglio. Abbiamo avviato questo cambiamento iniziando con l’ascoltare i nostri talenti, chiedendo loro a qualsiasi livello della scala gerarchica feedback e commenti, per poi trovare le migliori soluzioni per soddisfare la maggioranza, accogliere le diversità, minimizzare i costi e massimizzare l’efficienza. In questo modo abbiamo creato un equilibrio tra i bisogni del business e quelli delle persone.
Come selezionate i “talenti” sul mercato?
La questione non è tanto come cercare nuovi talenti quanto quella di creare una value proposition che sia chiara per il marchio e per i dipendenti, facendo networking nei forum più indicati e facendo in modo che i talenti vengano attratti naturalmente. Per diventare il punto gravitazionale nei confronti dei migliori consulenti bisogna essere visti come il posto di lavoro dove si desidera essere e dove ci si sia una leadership capace di assumersi la responsabilità verso le persone, nello stesso modo in cui si chiede alle persone di essere responsabili verso l’azienda, di contribuire al nostro business e soprattutto di valorizzare la nostra cultura.
Come sviluppate le competenze delle persone già in organico?
Facciamo crescere il team valutando attitudine, formazione e capacità, qualità che possono essere apprese sul campo con lo sviluppo di un percorso professionale. Al nostro interno abbiamo talenti con competenze specialistiche o generiche e le persone hanno l’autonomia per poter scegliere il proprio percorso grazie al career path, un modello di sviluppo personale che possiamo definire e controllare per gradi. Questo sistema ci ha permesso di fare di ogni persona dell’organizzazione il protagonista della propria storia.
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